Il Consiglio dei Ministri del 22 dicembre 2010 ha approvato in via definitiva il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) - pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 10 gennaio 2011, n. 6 il Decreto legislativo n. 235/2010. Il decreto legislativo supera quello approvato cinque anni or sono per iniziativa dell'allora Ministro Lucio Stanca (decreto legislativo n. 82 del 2005), traccia il quadro legislativo entro cui deve obbligatoriamente attuarsi la digitalizzazione dell'azione amministrativa e sancisce veri e propri diritti dei cittadini e delle imprese in materia di uso delle tecnologie nella comunicazione con la PA. La riforma nasce dalla convinzione che la digitalizzazione dell'azione amministrativa sia una vera e propria funzione di governo, imperniata sui principi di effettività e risparmio. I maggiori benefici si realizzano nei settori sanità e giustizia. Il CAD introduce misure premiali e sanzionatorie, incentivando o sanzionando le amministrazioni con la possibilità di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali (principio di effettività). Dalla razionalizzazione della propria organizzazione e dall'informatizzazione dei procedimenti, le pubbliche amministrazioni ricaveranno risparmi che potranno utilizzare per l'incentivazione del personale coinvolto e per il finanziamento di progetti di innovazione (principio di risparmio).
Il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale è pubblicato sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'innovazione:
www.innovazionepa.gov.it/lazione-del-ministro/cad/nuovo-codice-dellamministrazione-digitale.aspx
Il seguente PDF illustra, invece, le linee guida di indirizzo del nuovo CAD.